philosophy

Resistance is not futile

Make Me Italy è una community fatta da persone e aziende che operano nei settori della produzione di cibo, della ristorazione, dell’ospitalità e della commercializzazione del Made in Italy.

I membri di Make Me Italy sono accomunati da valori basati su un senso di appartenenza 

alle radici

alla terra

al cibo

che non trova risonanza con i processi globali di standardizzazione.

la premessa

L’omologazione programmatica è un processo in atto in funzione del controllo globale delle risorse. Essa è supportata da una narrazione ingannevole, strutturata per indurre ad associare i concetti di Qualità, Sostenibilità e Green a prodotti, azioni, credenze, convinzioni e luoghi comuni apparentemente coerenti – e accettati come buoni e giusti – ma che nascondono un progetto di usurpazione e assimilazione dei giacimenti gastronomici autentici, dell’unicità dell’impronta del prodotto d’origine legato a un territorio e della personalità dei produttori. Tale processo è agevolato da:

1.

il fallimento e/o la collusione di numerose associazioni di tutela, talvolta nate come virtuose e poi corrotte da inconfessabili accordi commerciali.

2.

il fallimento e/o la collusione reiterati nel tempo di svariate figure chiave della politica italiana in tutte le sedi, compresa quella europea, la cui agenda è dettata dalle multinazionali che mirano a depontenziare le comunità,

spogliandole dei loro tratti distintivi con lo scopo di soppiantare il Made in Italy più autentico a favore di modelli ingannevolmente virtuosi e regolamentati, invece, da metriche funzionali alla speculazione, del tutto slegate dalle reali peculiarità dei territori, della loro cultura, salubrità e tradizione.

ovimento

Il movimento Make Me Italy nasce con l’intento di riunire in una community e sostenere con ogni mezzo le persone, le famiglie, i produttori, i ristoratori, gli host, i commercianti che incarnano senza compromessi le identità territoriali; essi sono da considerarsi i reali custodi dei giacimenti gastronomici autentici, dei prodotti di origine, delle metodologie tradizionali uniche necessarie ad ottenerli, dell’identità di un territorio

issione

La missione di Make Me Italy è quella di rimettere la τιμή al centro della società, soppiantando la tendenza secondo cui non sia più necessario “fare” quanto piuttosto “far credere che”, e combattendo così l’alterazione dei processi funzionale al marketing industriale

“Le lobbies delle multinazionali chimiche e alimentari, avendo dapprima utilizzato le Università, il potere politico e i mass media per distorcere la verità, oggi si servono degli organismi statali preposti al controllo della produzione agricola, svolgendo opera di intimidazione nei confronti di chi resiste all’omologazione e all’assorbimento. Infine, usurpano valori come la sostenibilità, l’autenticità e la salute per cavalcare l’onda della rivoluzione verde, facendone un dogma di controllo con la stipulazione di nuove leggi europee: parole come “biologico” e “green” sono state spogliate di ogni significato distintivo, per essere assimilate dal sistema e riutilizzate come armi di un progetto di annichilimento e inglobamento avente, come unico scopo, il profitto di pochi”.

-promise

La promessa di Make Me Italy è di fare sì che i Makers della community continuino a rappresentare la verità delle radici, del cibo, delle famiglie e della Terra alla base del Made in Italy autentico. Poiché essi sono, citando Luca Gargano, il simbolo tangibile delle forze d’amore che, partendo da un gesto agricolo, esprimono il soffio del vento, la luce del sole, il respiro della terra, le migliaia, milioni di sentimenti e gesti che sono avvenuti in quella terra.

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